Il credo di Tacchettee inizia dalla fine. E cioè, da quando passata la sbronza culturale dei Settanta e gli strascichi degli Ottanta, sarebbe toccato al successivo decennio il compito di sopire le coscienze caleidoscopiche imboccandole verso un hang over di realismo. La globalizzazione, il golden gol, l’affievolirsi delle sottoculture. Insomma: il mondo cambia insieme al synth dei Pet Shop Boys in Paninaro. Delle pinte del quinto Beatle George Best e dei Campari della Milano da bere sembra non debba rimanerne che il fondo.
E invece i ’90s saranno un colossale hang on.